La Chicchetta - 126

lunedì 27 aprile 2009

Lo scimpanzé


Gli immigrati continuano a sbarcare, ne sono arrivati a migliaia anche d’inverno, via mare e via terra. Prima , via mare, arrivavano solo con la primavera. Non protesto contro questi disperati, protesto contro il governo che dice di sbarrare la strada ai clandestini ma poi è costretto a tenerseli tutti, perché sono utili a molti, per la paura che suscitano nella massa e per il lavoro che offrono a poco prezzo. La paura fa comodo al governo e il lavoro a imprenditori disonesti.
Come un apprendista stregone, il governo evoca forze che poi non è in grado di controllare e si avventura in terreni nei quali poi resta impantanato. Dalle ronde di quartiere ai prefetti in banca, è evidente la sua incapacità di pianificare in modo razionale gli eventi. Sotto quell’ aspetto il governo appare meno efficiente dello scimpanzé Santino, dello zoo di Furuvick, in Svezia, che prepara meticolosamente i suoi agguati, pianificandoli nel tempo. Raccoglie pietre la mattina, le nasconde nei posti strategicamente adatti del gabbione e poi, la sera, a un’ora fissa, le tira ai visitatori dello zoo.
Molti potranno stupirsi di questa che senza dubbio appare come una caduta di gusto: la polemica politica è davvero precipitata in basso, diranno, se si arriva a paragonare paradossalmente il comportamento di uno scimpanzè a quello di uomini per altri versi efficienti. Diranno così perché non sanno in che conto io tengo Santino, quanto stimi lui e gli scimpanzè in generale.


Certamente l’evoluzione porta alcuni miglioramenti alla specie, ma le fa perdere altri requisiti preziosi. Io per esempio vorrei essere agile e comunicativo come uno scimpanzé.

By Angelo Stelitano


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