La Chicchetta - 119

giovedì 16 aprile 2009

Pensiero cinese per la giornata di oggi:

Siate come la piccola supposta
che quando è chiamata a fare il suo dovere
lo fa fino in fondo,
e senza mai guardare in faccia nessuno.
Si mette subito in cammino cercando
umilmente la propria strada.
E se qualcuno le si para davanti
dicendole con presunzione ed arroganza:
'Lei non sa chi sono io!'
intimamente sa già che non può essere altro
che uno stronzo ...



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Genio o truffatore, purchè lo si dimostri

Io non so se Giampaolo Giuliani sia un truffatore o un genio. Non so se la sua previsione di un terremoto devastante nell'area abruzzese sia frutto del caso o dell'apparecchio che lui stesso ha costruito per misurare il gas radon. Non lo so. So solo che liquidarlo come fosse un visionario non mi sta bene. Non è scientifico. Ed è preoccupante il fatto che a farlo siano stati degli scienziati. Dei signori scienziati. Enzo Boschi, direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha detto che è "impossibile prevedere i terremoti" e, siccome è impossibile, chiunque ci provi, o è un pazzo o, nella migliore delle ipotesi, perde tempo. Eugenio Coccia, capo dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare, dice che Giuliani è "un elettrotecnico che non lavora nemmeno per l'istituto che io dirigo". Ciò significa che per essere presi sul serio da Coccia bisogna essere minimo un docente universitario, meglio se lavora per lui. Tutto questo non è serio. Non è scientifico. Chi studia i terremoti, un evento naturale che uccide le persone, non dimentichiamolo, deve avere la statura intellettuale di abbassarsi a prendere in considerazione anche solo la lontana possibilità che un elettrotecnico abruzzese di quasi 60 anni, nella cantina di casa sua, nel tempo libero, con materiali di recupero possa aver individuato un sistema, rudimentale, impreciso (aveva sostenuto che il sisma si sarebbe verificato a Sulmona), casareccio che aiuta a prevedere i terremoti. La ragione impone di ammettere che questa possibilità esista perché l'esperienza insegna che la storia umana è stata plasmata da uomini che hanno sfidato ciò che tutti ritenevano impossibile. Solo dopo avere verificato, con metodi scientifici, che la macchina nel sottoscala di Giuliani è un ammasso di ferraglia, lo si può smentire, denigrare, insultare e magari anche denunciare.
Ma dopo, non prima.
Liquidarlo come "un elettrotecnico" ha molto il sapore di un'odiosa supponenza professorale che impedisce di verificare i fatti.
La verifica scientifica è un imperativo morale quando ci sono di mezzo delle vite umane. Io non so se Giuliani abbia inventato lo strumento del secolo o sia un truffatore. Mi aspetto che lo dicano chi sostiene di saperne più di lui. Che sia un elettrotecnico lo so anche io. E non mi basta liquidarlo come un "imbecille".


By Angelo Stelitano


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