La Chicchetta - 118

mercoledì 15 aprile 2009

Il dolore degli sfollati e il futuro dell'Italia

Il freddo, il vento, il maltempo si accaniscono sul popolo abruzzese. A una settimana dall'evento, le festività pasquali hanno raccontato del dolore, del pudore, della tenacia di questa gente. Ma anche l'Italia, dal nord più lontano alla Sicilia, ha mostrato il suo volto più bello. La solidarietà ha toccato ogni zona del Paese, e ambienti diversi: dagli operai coi bassi salari e col futuro incerto pronti a devolvere importanti contributi, ai registi impegnati a raccontare con le immagini quello che sta avvenendo dopo il terremoto. Le istituzioni hanno nel complesso rappresentato questi sentimenti. C'è stata forse qualche sbavatura, come ha raccontato la brava e coraggiosa Presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane: qualche ministro è venuto per farsi riprendere davanti alle macerie e poi ripartire. Ma la risposta in questa prima settimana è stata all'altezza. Per questo l'ennesima puntata della guerra su Anno Zero non mi appassiona: Santoro fa il suo mestiere, ha le sue idee di parte, ed è giusto che vengano rappresentate. Come è giusto che il servizio pubblico riconosca quanto è avvenuto in questi giorni. Rimane il dubbio che la campagna elettorale incipiente abbia funzionato da sollecitazione: ma ciò che conta sono i risultati. Ora arriva la parte più difficile.
Primo, far uscire gli sfollati dalle tende e dare ad essi una sistemazione dignitosa. La difficoltà, in questa circostanza, è data dall'altissimo numero di sfollati, e dalla paralisi di una città storica importante e vitale.
Secondo, finanziare l'emergenza e la ricostruzione in modo equo e congruo. La polemica delle associazioni con Tremonti sull'uso del 5 per mille deve sollecitare il Governo a un provvedimento in cui i più ricchi e i grandi patrimoni contribuiscano in modo proporzionale e rilevante a quest'impresa.
Terzo, ricostruire in modo sicuro. Le case di Onna costruite con criteri antisismici sono in piedi. Dubito che esista una via giudiziaria al dopo-terremoto: singole responsabilità vanno perseguite.
Ma è l'Italia intera che è costruita, più o meno, come L'Aquila.
La vera sfida tra destra e sinistra non dovrebbe essere sull'ultima puntata di Anno Zero,
ma sulla messa in sicurezza del territorio nazionale.


By Angelo Stelitano


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