La Chicchetta - 27

giovedì 30 ottobre 2008


Nel fantastico universo del Cavaliere

Che il nostro Presidente del Consiglio sia una persona speciale lo avrete notato. Nel senso che le sue azioni, e le sue valutazioni e le sue esternazioni sono estremamente personali, e spesso sorprendenti. Tipo il fatto di andare a proclamare la grandezza della presidenza Bush, o sbottare che ha a che fare con un’opposizione impossibile, perchè ogni tanto fa qualcosa di strano come fare opposizione al suo governo. Oppure dirci la sera l’esatto contrario di quel che ha detto la mattina, e sorprendersi se ce ne sorprendiamo. Io ho una teoria. Pensateci: questo signore fa il tifo per la sua squadra, proprio nel senso che è sua. Quando guarda il suo programma preferito, alla sua televisione preferita vuole proprio dire che il programma è suo, e la tv pure. Nel senso dell’emittente. Addirittura può fare il suo zapping, nel senso che può cambiar freneticamente canale e restare sempre su reti di sua proprietà. Quando vuole rilassarsi va nella sua spiaggia preferita, e anche in questo caso proprio nel senso che non ci si può avvicinare nessun altro. Quando dice "ho preso l’aereo" intende proprio che se lo è comprato. Poi ha il suo partito, la sua maggioranza, il suo governo. Deve mettersi d’impegno per vedere cose o luoghi che non siano di sua proprietà. Insomma, voi capite, dovevamo aspettarcelo che si comportasse in modo originale.
Dopotutto, vive in un mondo tutto suo.
By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 26

mercoledì 29 ottobre 2008

La Cei invita a «non agitare le piazze», la rivista cattolica invece si scaglia contro la Gelmini



Tra i due litiganti compare la Chiesa

In queste settimane di agitazioni, di manifestazioni, di occupazioni, il mondo cattolico sta intervenendo a più riprese sulle vicende della scuola. Non sempre però le parole sono univoche. Per esempio due autorevoli voci della Chiesa si sono levate a parlare del decreto Gelmini in modo decisamente non univoco. Famiglia Cristiana, che dedica per la seconda volta un editoriale all'argomento e conferma una linea dichiaratamente non simpatizzante per il governo Berlusconi, scrive senza mezzi termini che il decreto va o cambiato radicalmente o ritirato. "In realtà non è una riforma - si legge sulle pagine del settimanale - sono solo dei tagli di spesa, tanto più gravi nel momento in cui si toglie alla scuola mentre si dà alle banche e all'Alitalia". Viceversa la conferenza episcopale italiana, attraverso il suo ufficio scuola, fa sapere che "è dannoso agitare le piazze su una materia tanto delicata". Ma qui il riferimento polemico è al Pd e, par di capire, alla manifestazione del Circo Massimo. Al governo la CEI rimprovera di aver proceduto per decreto, e basta.

Come la penseranno gli elettori cattolici? A chi daranno retta? Un bel rebus per i partiti sempre a caccia dei "voti del cielo".

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 25

martedì 28 ottobre 2008


Anche i numeri sono un fatto di punti di vista

Ma ci sarà un modo per stabilire quante persone sono presenti ad una manifestazione? Io accetto una ragionevole differenza di stima, con un minimo di sopravvalutazione da parte di chi organizza e una cifra minore calcolata da entità diverse. Diciamo che una oscillazione del 10 per cento la trovo accettabilissima. Metti che nello stesso spazio si radunino solo persone molto mingherline, o solo persone bene in carne. Chiaro che a parità di spazio occupato cambia tutto. Quindi ad un corteo di fachiri possono esserci più manifestanti nella stessa via, rispetto ad un raduno di gaudenti buongustai. Ci può essere differenza perfino fra una manifestazione estiva ed una invernale, a causa del volume di giacche e maglioni, e perfino fra una in cui c’è musica operistica ed una invece in cui si suonano lenti da struscio, che fanno ridurre le distanze. Però quando si sente una campana stimare le presenze in due milioni e mezzo, e l’altra dire che si trattava di trecentomila è un guaio. È anche una questione pratica. Metti che si debba organizzar qualcosa per lo stesso spazio. Se chi si occupa di affittare i bagni chimici si convince che ci stiano dieci volte meno individui rispetto al vero, i disagi conseguenti saranno indescrivibili.

Però è buffo: quelli che adesso minimizzano quando invece organizzavano loro contavano di aver fatto entrare la stessa folla in una piazza pure più piccola.

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 24

lunedì 27 ottobre 2008

La smentita è sempre dietro l'angolo

Ma insomma il nostro Presidente del Consiglio vuole o non vuole mandare usare le forze dell'ordine a impedire le occupazioni studentesche? Perché pure questa volta ha detto che non lo abbiamo capito, e che intendeva tutt'altro. A parte l'ovvia considerazione che per non far cadere l'Italia intera nell'equivoco in fondo sarebbe bastato non proclamarlo, il problema rimane. Perché bene o male quando ci sono un paese ed un Presidente del Consiglio bisogna che fra loro riescano a capirsi. Saremo noi che non afferriamo il senso, va bene. Ma santo cielo, contando che ormai sono anni e anni (pur con piccoli intervalli) che questo signore svolge quel compito, ormai il problema dovrebbe esserselo posto. Se si esprime in un modo che tutti quanti travisiamo, anche se ha ragione lui e noi siamo in 60 milioni che non riusciamo a capirlo, è più pratico che si ingegni a scoprire come fare a non farsi fraintendere. È anche una questione di risparmio e ottimizzazione delle risorse. In tutti questi anni avremo abbattuto foreste per far carta su cui sono state stampate affermazioni smentite il giorno dopo. Per tacere del profluvio di onde elettromagnetiche sprecate. Quindi, se vuole scherzare, per carità ci avverta. Comunque adesso che sappiamo che non capiamo cosa ci dice, ci resta un dubbio.
Che pensasse all'università, quando ci parlava di aumentare l'occupazione?

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 23

venerdì 24 ottobre 2008

Ma se cade un asteroide mi pagano

Lo sappiamo già che ogni tanto il monte premi del Superenalotto ha una crisi di crescita incontrollata. In fondo il meccanismo è fatto proprio per quello. Cioè più il premio cresce, più persone sono attratte a giocare. Più persone giocano, più il premio cresce. Che poi la probabilità di vincere sia appena un po’ scarsina non turba nessuno. Basta che esista, in fondo. Cosa volete che importi il fatto che vincere sia così improbabile, ma così improbabile che è più facile, invece, che un asteroide gigante colpisca la terra. Un superenalottista convinto, se glielo dite avrà come primo pensiero qualcosa del tipo "ma se l’asteroide colpisce la terra, poi il premio me lo pagano lo stesso". L’altra cosa divertente è che qualcuno si prenda la briga di calcolare quante persone si potrebbero far felici dividendo il premio. La risposta dipende. Ad esempio in un sacco di posti dove si guadagna un euro al giorno è facile stabilire che con il montepremi attuale se ne potrebbero far felici circa 100 milioni. Calcolando che un incontentabile che non si rallegra per un intero euro si trova sempre. Certo che è geniale il fatto ci si metta d’accordo in qualche milione di persone per farne arricchire almeno una. L’importante in fondo è che resti la speranza, e il jackpot cresca, e prima o poi la combinazione vincente esca.

Esca, ecco, questa parola mi ricorda qualcosa.

P.S.: A Catania i 100 e più milioni di euro.

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 22

giovedì 23 ottobre 2008

Statali trattati da truffatori
Le nuove norme sul pubblico sono ingiuste

Non riesco proprio a capire. Perché il dipendente pubblico se si ammala è un malfattore (o peccatore?).
Infatti: deve essere reperibile (eufemismo per non dire arresti domiciliari) in casa dalle ore 8 alle ore 13 e dalle 14 alle 20: la spesa? I figli? Gli anziani? La famiglia? Il risultato è che con una febbre a 38-40° il dipendente andrà a lavorare, possibilmente contagiando i colleghi e, nel caso sia un insegnante, gli alunni.
È così difficile capirlo?
Non solo: ha una malattia che lo costringe a controlli periodici (penso agli ammalati di tumore o patologie cardiache).
Ogni volta che uscirà per una visita gli verrà decurtato il salario accessorio, peccatore!
Siccome di formazione nella pubblica amministrazione non se ne parla quasi, decide di formarsi da solo, magari iscrivendosi all’università. Chiede i permessi detti "150" ore? Salario accessorio decurtato, truffatore!
Si sposa e chiede i 15 giorni di permesso matrimoniale? Salario accessorio decurtato, fedifrago!
Ha un figlio e vuole usufruire della maternità facoltativa? Salario accessorio decurtato!
Così si difende la famiglia?

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 21

mercoledì 22 ottobre 2008


Acqua in bocca: vi abbiamo venduto l'acqua



Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L´acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L´acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.

Acqua in bocca.


By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 20

martedì 21 ottobre 2008

Per l'ambiente vale la pena fare uno sforzo


C’è una gran discussione fra l’Italia e la Comunità Europea circa come limitare le emissioni di gas serra. Come inquinare di meno, in pratica. Non a parole, ma con impegni seri, nero su bianco. Riassumendo la posizione del nostro governo è che rispettare gli impegni per diminuire le emissioni sarebbe un disastro. Cioè che sarebbe decisamente troppo costoso. E, alla fine, che l’Italia non se lo possa permettere. Che l’ambiente e la natura siano preziosi io ne sono sempre stato convinto. Che siano costosi, mi sa che è una questione di punti di vista. Nel senso che i conti bisogna farli su quello che ci resterebbe, a seconda di come ci comportiamo. È come risparmiare sulla manutenzione e poi il conto lo paghi tutto insieme alla fine. Per l’ambiente forse vale la pena fare uno sforzo. Tanto più che è un bene durevole, se lo si conserva con adeguata cura. La natura dura un sacco di milioni di anni se non la roviniamo noi. Quindi mi sembra sbagliato parlare di spese, casomai di investimenti. Curioso, siamo subissati di offerte per cose molto più effimeri, che costano un botto e che ci vien detto che possiamo comprarci lo stesso.


Ecco, c’è da chiedersi quali siano le cose non rimpiazzabili e preziose su cui investire davvero, per lasciarle alle generazioni future. Parere personale, a me sembra siano poche. Tipo la salute, la cultura (in tutte le sue forme) e, appunto, l’ambiente
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By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 19

lunedì 20 ottobre 2008


Il diritto di sciopero
I rovesci della scuola



Mentre venerdì tanti erano in sciopero, la Presidenza del Consiglio diramava un comunicato sulla “regolamentazione e prevenzione dei conflitti collettivi di lavoro”, cioè sul diritto di sciopero. L’obiettivo da perseguire sarebbe il “contemperamento fra esercizio del diritto di sciopero e salvaguardia dei diritti della persona e della impresa costituzionalmente tutelati”. Come se diritto di sciopero e diritti della persona fossero in linea di principio contrastanti.
I provvedimenti da assumere, anche attraverso una consultazione delle parti sociali, non riguarderebbero solo i servizi pubblici, dove peraltro vi sono già forti limitazioni, ma “tutti i settori produttivi”.
Mettere mano al diritto di sciopero oggi è rischioso. Siamo in una fase di particolare debolezza contrattuale delle persone che lavorano, specie se precarie, nei confronti del datore di lavoro. C’è perciò il pericolo di una legge che tenda semplicemente a ridurre il diritto di sciopero. D’altra parte occorre vedere le ragioni degli scioperi.
Scuola pubblica: il Governo contesta la sua attuale struttura, sostenendo che è troppo costosa. I dati dell’Ocse raccontano un’altra storia: su 34 nazioni, l’Italia è uno dei Paesi con la minore spesa pubblica sul totale del suo Pil; è all’ultimo posto come spesa pubblica per l’istruzione; la spesa per il personale rispetto al totale della spesa della scuola in Italia, inoltre, è nella media.
Allora, perché questo accanimento?
Perché c’è il Decreto Brunetta del 25 luglio, che prevede un risparmio di otto miliardi di euro nell’istruzione. Perciò il decreto legge di riforma della scuola annuncia la riduzione di 131mila posti, la chiusura di 6.800 strutture scolastiche, l’introduzione del maestro unico alle elementari, l’aumento del tetto fino a 35 alunni per classe dal prossimo anno. I tagli peseranno in particolare sui precari. Il ministro Gelmini ha detto che i “risparmi” saranno reinvestiti in edilizia scolastica, laboratori, aggiornamento degli insegnanti. Ma nel Decreto Brunetta si afferma che tale “reinvestimento” riguarderà solo il 30% “delle economie” e inizierà solo dal 2010.
Si tagliano i costi, peggiorando la scuola pubblica, a vantaggio di quella privata!
Forse i sindacati danno fastidio. Si pretenderebbe, magari, che nessuno disturbi il manovratore, anzi, il tagliatore.


A Costituzione vigente proprio non si può.



By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 18

venerdì 17 ottobre 2008



Il governo è sceso prepotentemente in campo e ha offerto al popolo dei salariati e dei pensionati la sua ricetta salvifica: la Carta dei poveri, la “Poor-Card” per dirla in inglese. Un’iniziativa moderna e non una riedizione della tessera annonaria, quella in uso durante la seconda guerra mondiale onde ottenere i beni di prima necessità. E’ la dimostrazione che a Palazzo Chigi si è insediata non un accolita di egoisti intenti a salvaguardare i propri interessi personali bensì una confraternita di benefattori. Buoni, generosi, compassionevoli dice qualcuno, Non voltano il capo dall’altra parte quando incontrano un povero pensionato o un povero metalmeccanico. Anzi pensano di rifornirlo con un sonante Euro. E’ il privilegio che per ora avranno solo i poveracci con le pensioni al minimo: con la nuova carta avranno, infatti, la disponibilità assoluta di un Euro al giorno.Certo non si potranno permettere spese pazze ma volete mettere la gioia di poter disporre di una carta di credito sia pur minima?
Sarà un modo per odorare il profumo del benessere.
Giornali e televisioni hanno raccontato che è tutto merito di Tremonti travestito da Robin Hood. Era, quest’ultimo, il principe dei ladri che distribuiva il bottino ai poveri. Così il ministro del Tesoro avrebbe tartassato, ridotto alla miseria, addirittura petrolieri e banchieri. Certo non deve aver ricavato molti introiti se si è trovato tra le mani solo la possibilità di distribuire un Euro al giorno e solo a una piccola parte di pensionati in attesa.


By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 17

giovedì 16 ottobre 2008

Istituzione dell'Ordine di San Tommaso Moro

DISEGNO DI LEGGE n° 3502
d’iniziativa del senatore COSIMO IZZO (FI)

ORA ET LABORA (prega e lavora)

"Il mondo del lavoro pubblico non gode, purtroppo, di un’adeguata considerazione nell’opinione pubblica e, più in generale, nel «comune sentire» dei cittadini. Tale livello, non elevato, di considerazione è frutto, in molti casi, di un livello qualitativo dei servizi pubblici non ancora ottimale ma, in molte altre circostanze, soffre di luoghi comuni e di pregiudizi non adeguatamente giustificati. Riteniamo necessario, perciò, dare un contributo fattivo ed efficace per la giusta valorizzazione del ruolo dei servitori della repubblica e del «silenzio» lavoro quotidiano che la maggior parte dei dirigenti, funzionari e dipendenti delle amministrazioni pubbliche svolgono con grande professionalità e spirito di servizio nei confronti dei cittadini. Si propone, pertanto, di istituire l’Ordine di San Tommaso Moro, quale nuova onorificenza della Repubblica italiana, distinta in quattro classi, con lo scopo di onorare l’impegno e la dedizione dimostrata dai lavoratori pubblici nell’espletamente del servizio. L’Ordine di San Tommaso Moro concede onorificenze suddivise nelle seguenti quattro classi: a) cavaliere; b) ufficiale; c) commendatore; d) grande ufficiale".
(stralcio relazione Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama)

Lo Stato misericordioso ti premierà nel nome di Tommaso Moro, il santo protettore di governanti e politici.
Una Spilletta al posto degli aumenti stipendiali. Grazie!!!
By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 16



Smontato lo statuto dei lavoratori L'ultima sorpresa del ddl Tremonti

Articolo 18. Il testo arriva in aula giovedì.
Limiterà i poteri del giudice su licenziamenti e contratti
Sottotraccia, senza grandi clamori, la camera dei deputati si appresta a stravolgere ancora un pò il diritto del lavoro. E, già che siam lì, a limitare le competenze dei giudici del lavoro.

Diritto di sciopero, Berlusconi vuole nuove restrizioni

Il governo di destra vuole abolire anche il diritto di sciopero. Nel tentativo di scardinare il rapporto tra sindacato e lavoratori, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, sta lavorando ad «un disegno di legge delega per riformare l’attuale regolazione del diritto di sciopero nei servizi di pubblica utilità». «Anche in relazione a questa stagione di scioperi - ha aggiunto il ministro -, credo che già nei prossimi giorni vareremo questo ddl da sottoporre al Parlamento».
Evviva il Liberismo democratico alle spalle dei lavoratori!

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 15



Fabrizio De Andrè

…..la definizione del giudice, questo è un personaggio che diventa una carogna perché la gente carogna lo fa diventare carogna: è un parto della carogneria generale. Questa definizione è una specie di emblema della cattiveria della gente…..
[Intervista registrata a Roma il 25 ottobre 1971]


Un giudice


Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi e le battute della gente, o la curiosità di una ragazza irriverente che si avvicina solo per un suo dubbio impertinente: vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani, che siano i più forniti della virtù meno apparente, fra tutte le virtù la più indecente. Passano gli anni, i mesi, e se li conti anche i minuti, è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti; la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo fino a dire che un nano è una carogna di sicuro perché ha il cuore toppo, troppo vicino al buco del culo. Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore che preparai gli esami. diventai procuratore per imboccar la strada che dalle panche d’una cattedrale porta alla sacrestia quindi alla cattedra d’un tribunale, giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male. E allora la mia statura non dispensò più buonumore a chi alla sbarra in piedi mi diceva Vostro Onore, e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell’ora dell’addio non conoscendo affatto la statura di Dio.

A distanza di circa 38 anni dall’uscita di questa canzone nessuno avrebbe immaginato che l’irriverenza di Fabrizio De Andrè tornasse prepotentemente nella vita di circa 3.500.000 di Italiani.
By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 14




Lehman, Mediolanum è tra le assicurazioni più esposte

Le azioni della società guidata da Ennio Doris soffrono dopo l'annuncio dell'esposizione del gruppo a Lehman Brothers, pari a 213 milioni verso polizze index con sottostante bond Lehman. Le polizze interessano circa 11mila clienti, pari al 2% della base clienti nel settore Vita e lo 0,5% delle masse gestite.
In base a quanto affermato dalla società, le perdite probabili sarebbero a carico dei clienti.

Amministratore Delegato di Mediolanum che fino a qualche giorno fa appariva in TV parlando di Banca di famiglia, di offerte assicurative per le famiglie italiane garantite dalle più importanti banche di affari Americane, che avevano un rating di 3A?
Sparito nel nulla...
Non viene a nessuno il minimo dubbio che Berlusconi insista per un fondo di garanzia europeo a sostegno delle banche italiane in difficoltà e che tenti di far pagare ai cittadini europei anche i debiti della banca di famiglia?
La Merkel ha capito il giochetto é ha detto al Presidente:
NEIN, DANKE.

LA MERKEL HA CAPITO CHE BERLUSCONI VOLEVA L'ACCORDO EUROPEO PERCHE' ERA IL PADRONE DI BANCHE E ASSICURAZIONI !!!!!!!!!!!!

CRIBBIO.....IL BERLUSCA SI E' INCAZZATO!!


Ecco l'elenco delle società gestite dal Buon Silvio:
1) AMBROSIANA VITA SPA - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
2) ARAM SPA - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
3) ASSOFIN SPA - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
4) BANCA ASSICURAZIONE PRODOTTI FINANZIARI ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
5) BANCA FINANZA GIORNALE ASSICURAZIONI EDITORIA
6) BANCA MEDIOLANUM SPA - MILANO 3 BASIGLIO (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
7) BROKERS FIVE SRL - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
8) CENTRO COMMERCIALE MILANO 3 SRL - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
9) ED. E FINANZIARIA LE MONNIER S.P.A. EDITORIA
10) EUROMOBILIARE SPA - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
11) EUROPA INVEST S. A. - LUSSEMBURGO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
12) FIBANK INVERSIONES S.A. - (BARCELLONA) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
13) FINGROSS SRL - FINANZIARIA GROSSISTI DI PARTECIPAZIONI - ROMA SERVIZI DI GRUPPO
14) FININVEST ITALIA SPA - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
15) FUTURA FINANZIARIA SRL - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
16) GAMAX BROKER POOL A.G. - LEVERKUSEN (GERMANIA) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
17) GESTIONE FONDI FININVEST SPA - SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
18) GESTIONI ESTERE SPA - SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
19) GESTIONI INTERNAZIONALI SPA - SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
20) MEDIOLANUM ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
21) MEDIOLANUM ASSICURAZIONI SPA - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
22) MEDIOLANUM BORSA SIM P. A. - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
23) MEDIOLANUM COMMISSIONARIA SPA - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
24) MEDIOLANUM CONSULENZA SIM P. A. - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
25) MEDIOLANUM FACTOR SPA - MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
26) MEDIOLANUM GESTIONE FONDI ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
27) MEDIOLANUM INTER. FUNDS LIMITED (DUBLINO) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
28) MEDIOLANUM PRIVATE S.A.M. - MONACO (FR.) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
29) MEDIOLANUM STATE STREET ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
30) MEDIOLANUM VITA SPA - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
31) PARTNER TIME ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
32) PROGRAMMA ITALIA INVESTIMENTI SIM P. A. - SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI 33) PROGRAMMA ITALIA SPA - SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
34) SILVIO BERLUSCONI FINANZIARIA S. A. - LUSSEMBURGO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
35) VACANZE ITALIA SPA - MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI


By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 13



Sfogliando L'Espresso vi propongo, integralmente, quest'articolo di Giorgio Bocca. Molto interessante!

L'uovo di Silvio

Il berlusconismo ha un nome antico: populismo. Che riesce nei paesi e nei tempi in cui le promesse possono essere mantenute alle spalle degli altri, con gli imperi, le economie coloniali.
Se ai suoi tempi ci fossero stati i sondaggi di opinione, lo spartano Licurgo, legislatore ottimo, avrebbe prescritto di evitarli come la peste perché il buon governante deve sapere che i sudditi preferiscono i comodi propri al bene dello Stato, i vantaggi individuali a quelli della collettività. Ma cosa fa il signore che governa l'Italia? La governa, finge di governarla con i sondaggi di opinione. Seguite l'informazione al suo servizio e l'altra che finge di non esserlo, ma lo è. Sistematicamente i cittadini qualsiasi, il cosiddetto popolo sovrano, approvano ciò che il capo del governo suggerisce, e più si tratta di proposte demagogiche, illusorie e magari forcaiole, più le sottoscrivono con tendenza all'unanimità. Volete fare dei soldati dei poliziotti? Sì al 90 per cento. Volete armare le guardie municipali? Come no, e se proprio non è il caso di fornirle di mitra come se fossero gangster, almeno di pistoloni calibro 38. I governi che promettono sicurezza finiscono quasi sempre in dittatura: dura o morbida? Diamogli il voto.C'è una ragione per cui Bettino Craxi è stato il grande protettore dell'attuale capo del governo e per cui è da lui ricambiato con rimpianto e stima? Perché la pensavano allo stesso modo: prima il potere, poi il buon governo. Fra i socialisti craxiani c'era anche un mio giovane amico, intelligente e onesto. Era il tempo delle tangenti imposte dai politici in ogni professione, in ogni affare. Gli chiesi: "Ma Craxi non si accorge che i quadri del suo partito appena possono rubano?". "Glielo ho chiesto", rispose, "e lui mi ha detto: 'Adesso voglio arrivare al governo e al governo si arriva con la maggioranza dei voti, e alla maggioranza si arriva anche con i soldi. Quando sarò stabilmente al governo penserò anche a sistemare i ladri'". È un ragionamento che presenta a un tempo dei vantaggi pratici e dei rischi mortali, come quello di finire impiccato dagli stessi ladroni.
Il modo di governare caro a Silvio ha un nome antico: populismo. Consiste in un gioco tentatore ma spesso mortale: prometteva a tutti l'uovo subito, riservando a sé e ai propri fidi la gallina domani. Riesce nei paesi e nei tempi in cui le promesse possono essere mantenute alle spalle degli altri con gli imperi, con le economie coloniali, con il dominio finanziario. Per imporlo i governi populisti ricorrono di solito all'attivismo, all'uomo della provvidenza, che moltiplica i pani e i pesci, è onnipresente, fa in un amen ciò che gli altri non riescono a fare in anni, come far sparire la spazzatura, almeno in centro se non si può in periferia. Governare la modernità e la globalità è difficile, spesso impossibile e i problemi del prossimo futuro - come l'acqua e l'energia per tutti in una crescita generale senza fine e senza limiti - sono spaventosi, ma il solo modo di affrontarli con ragionevole speranza di superarli è quello opposto al populismo e al governo dei sondaggi di opinione, quello diverso dall'apparire prima dell'essere, quello che non assegna o si rassegna alla guida dell'economia affidata alla pubblicità. Il vizio dilagante dell'apparire prima dell'essere si è confermato in occasione delle Olimpiadi di Pechino.
Fino all'assurdo, al grottesco degli improvvisati difensori dei diritti umani che su giornali e televisioni praticavano l'ultima trovata dei nostri neo conservatori: essere di sinistra anche essendo di destra.
By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 12






Si conclude l’argomento della questione libica e cioè la spinosa situazione tra l’Italia e la dittatura di Tripoli, che per decenni è stata tenuta in piedi per colpa dell’ignoranza storica e il dilettantismo politico della nostra classe dirigente. Una questione che era sempre stata basata su congetture, su menzogne e su fatti mai riscontrati dal punto di vista documentale. Il dittatore libico Mu’ammar al-Qaddafi, che tra l’altro non è mai stato ufficiale e il grado di colonnello se l’è dato da solo, visto che era un dirigente doganale prima del colpo di stato, e che ancora oggi molti italiani di origine libica portano sui vecchi documenti (passaporti, carte d’identita, patenti) proprio la sua firma, preso il potere con la forza militare, dopo aver perseguitato e mandato via dalla Libia l’intera comunità ebraica presente fino a quel momento, iniziò con la comunità italiana. In questi decenni si è costruito una vera farsa sui danni coloniali, che tra l’altro mette tutti insieme, quelli della spedizione militare del 1911 sotto il Governo Giolitti e quella perpetrata sotto il periodo fascista. Non fu mai dimostrato nulla, ma nonostante questo, i vari governi italiani che si sono succeduti in tutti questi anni hanno pensato bene di dare filo alle pretese di Tripoli. I governi di Centro-Destra guidati da Silvio Berlusconi hanno fatto molto di più: hanno sdoganato la dittatura nordafricana nel contesto europeo e internazionale, proponendosi in prima persona per abrogare le sanzioni economiche che la Libia dovette subire per la sua personale e diretta partecipazione agli attentati terroristici di Lockerbie. Ma non va nemmeno dimenticato, che la dittatura libica per decenni ha ospitato sul proprio territorio i centri di reclutamento e di addestramento del OLP di Arafat e dell’IRA. Adesso, il Governo Berlusconi ha deciso di stanziare 5 Miliardi di Dollari nei prossimi 25 anni per colmare l’inesistente contenzioso per il passato coloniale. Nessun Paese europeo che abbia intrapreso un percorso coloniale tra l’800 e il Secolo scorso, ha mai fatto una cosa del genere, l’Italia è la prima nazione excoloniale ad averlo fatto e naturalmente, sarà anche l’ultima, perché non credo che la Spagna, il Portogallo, il Regno Unito, la Francia, la Germania, il Belgio o l’Olanda, faranno mai una cosa del genere verso una loro excolonia, ma soprattutto verso una dittatura militare rea di un passato terroristico.
A PAGARE SARA' SEMPRE PANTALONE!
By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 11




RIFORMA SCUOLA

7 in condotta e maestro unicoLa riforma Gelmini è legge

OGGI COME NEL 1950
Piero Calamandrei

L'ipotesi di Calamandrei
Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950
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Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasfornare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice, di quelle di stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
(Pubblicato sulla rivista “Scuola democratica”, 20 marzo 1950).


Un ringraziamento particolare al collega FIA ANDREA.

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 10




Pubblico impiego, si va verso lo sciopero


I sindacati bollano come negativa la riunione con l'Aran per il rinnovo contrattuale e annunciano «ulteriori iniziative di lotta». Cgil, Cisl e Uil di categoria chiedono anche un incontro urgente al Governo. La battaglia - spiegano i sindacati - sarà «dura e lunga e potrebbe concretizzarsi in più iniziative di protesta, non escludendo lo sciopero generale della categoria». Se si decidesse «non mi sorprenderei», dice il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. «Se si tolgono i soldi ai lavoratori pubblici, se non si ricontratta e se si pensa che il settore sia solo una palla al piede è chiaro che alla lunga si strappa il rapporto con il governo», ha sottolineato Epifani, aggiungendo di sperare che «unitariamente i settori pubblici lavorino ad iniziative per affermare i diritti contrattuali. Tanto più in giorni come questi in cui si torna a parlare del ruolo dello Stato e quindi anche dei lavoratori pubblici e della loro qualità».
Aggiunge Podda della Fp-Cgil: «Il tempo sta per scadere e in assenza di risposte del Governo sarà inevitabile lo sciopero». La Cgil rimprovera all'esecutivo una scarsa attenzione al problema: «È in corso da giugno una lunga e faticosa mobilitazione, alla quale il Governo è rimasto sordo» conclude Podda.

MEGLIO TARDI CHE MAI!

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 9




«Non accetterò che gli italiani perdano un euro dei loro depositi»,
il Cav. tranquillizza il popolo Ottovolante in borsa sui titoli bancari.
Italiani tranquilli, garantisce Berlusconi. La crisi che scuote il mondo finanziario e la fiducia dei risparmiatori non si sottrae al teatro di cartapesta del Cav. «non consentirò attacchi speculativi alle nostre banche e non accetterò che i cittadini italiani perdano neanche un euro dei loro depositi» suona almeno un pò cinematografico. Come l'angolo dei consigli ai risparmiatori: niente panico, non vendete i vostri titoli, teneteli nel cassetto, guardate alla redditività d'impresa... Il tutto dovrebbe essere molto rassicurante per il risparmiatore italiano.




Ultima ora

scoperto il suggeritore di Brunetta: è Papa Ratzinger.
In una località segreta avrebbe sussurrato al prode ministro:"caro Brunetta i soldi sono nulla".
Colto dall'illuminazione celeste il buon Renato esegue e taglia gli stipendi ai dipendenti pubblici.

1° miracolo Ratzinger.


By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 8




TEMPI DURI PER I FANNULLONI


Brunetta: "Sono meglio di Padre Pio"


"In pochi mesi si è registrata una diminuzione di quasi il 50% delle assenze per malattia e non sono un taumaturgo"
E sulla decurtazione dello stipendio spiega: "In realtà con la malattia non viene tagliato lo stipendio ma non viene dato il salario accessorio che è legato alla presenza, tra i 10 e i 15 euro"


Ma tu guarda! Pensavo ci fosse solo l'unto e ora scopro che ce nè uno meglio di Padre Pio.
tra poco scopriremo che la Carfagna è una suora....

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 7




RIFIUTI IN CAMPANIA
"il presidente spazzino" insiste: quinto inceneritore

Il premier a Napoli accolto dalla Chiaiano irriducibile
«Fai il miracolo: sparisci!»

«Non c'è motivo per protestare», dice placido il premier. «La discarica è nel parco, separata dal verde delle abitazioni, sarà pronta a fine novembre e sarà realizzata con un sistema di telecamere per tenere tutto sotto controllo». Come? Verde lontano dalle abitazioni? E quello del parco, istituito con legge regionale? Pronta a fine novembre? Ma non erano slittati di 4 mesi i tempi di apertura? Telecamere? Ma se nemmeno il sindaco riesce ad avere l'autorizzazione per un sopralluogo con i tecnici nella realizzanda discarica di cava del Poligono. Nulla quadra delle dichiarazioni che Silvio Berlusconi rende a Napoli, nella sua nona visita in città per l'emergenza rifiuti.

C'è la preghiera di una ragazza: «San Silvio da Arcore: primo miracolo, sparizione della monnezza; secondo miracolo, salvataggio di Alitalia; aspettiamo il terzo: la tua sparizione e speriamo che questa volta ti riesca bene».


By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 6




By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 5




Gli insegnanti italiani scioperano, scendono in piazza.

Ma si può mai sapere per quali ragioni si agitano? Cos'è che non va bene a questi incontentabili fannulloni che prendono uno stipendio sia pure microscopico per un lavoro inutile anzi forse dannoso?
Il Ministro Gelmini riduce un pò gli organici, licenzia ottantamila maestri, sbatte fuori dalle loro classi qualche decina di migliaia di professori, costringe i presidi a fare delle classi con trentaquattro allievi, porta via soldi alla scuola pubblica e finanzia le scuole per asini devoti. Ma queste iniziative sono finalizzate al bene del buon popolo italiano, come si fa a non capirlo?

Cribbio......Si deve studiare di meno, questo è il santo principio!


By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 4




Violati i principi di uguaglianza tra i contribuenti europei
La sentenza Ue che boccia il condono Iva 1998-2001
(Corte di giustizia europea 17.7.2008)

La Repubblica italiana ha violato gli obblighi derivanti dalla sesta direttiva Iva e l'obbligo di leale cooperazione rinunciando, con il condono 1998-2001, all'accertamento delle operazioni imponibili relative all'imposta sul valore aggiunto. Pesante la sentenza della Corte di giustizia europea depositata il 17 luglio, che tra l'altro sottolinea come il condono abbia di fatto favorito i contribuenti colpevoli di frode. Ora i soldi dovrebbero essere recuperati. Il condono era stato previsto dalla finanziaria 2003 (Governo Berlusconi) ed era stato subito contestato dalla Commissione nel 2004. Il ragionamento della Corte è molto lineare: il condono italiano ha violato i principi di uguaglianza tra i contribuenti europei e nessunoStato membro può sottrarsi unilateralmente all'obbligo di assoggettare all'Iva determinate operazioni. La sentenza non fissa termini ma è inappellabile e, se lo Stato italiano non si conformasse, la Commissione potrebbe aprire una procedura di infrazione.

Caro Robin Giulio Hodd i tuoi amici evasori condonati ti ringraziano per aver equamente distribuito la sanzione (che sarà commutata dalla Ue all'Italia) tra i tutti i cittadini onesti dello Stato.

by Angelo Stelitano

La Chicchetta - 3



(30 settembre 2008)

Domani Berlusconi a Napoli, sindaci della zona pronti a presentarsi in cateneLa ribellione dei cittadini contro le discariche in fase di realizzazione.
Rifiuti in Campania, si estende la rivolta. Barricate a Chiaiano, blitz militare a Formicoso

(18 luglio 2008)

Il presidente del Consiglio nel capoluogo campano: "Fatto in 58 giorni". "Era una missione impossibile, ma ci siamo riusciti. Accertare le responsabilità".
Berlusconi: "Napoli è pulita. L'emergenza rifiuti è finita"
"Via a discariche e termovalorizzatori. Lo Stato è tornato a fare lo Stato"


NO COMMENT

by Angelo Stelitano

La Chicchetta - 2



Il rialzo rilevato dall'Istat è dovuto all'entrata in vigore del nuovo accordo per il contratto del vetro e all'adeguamento degli scatti di anzianità per le scuole private
Retribuzioni, ad agosto +4,2%
Un terzo dei contratti non rinnovato

Le retribuzioni dei lavoratori italiani sono cresciute ad agosto del 4,2% su base annua e dello 0,1% su base mensile. Lo rileva l'Istat, ricordando che il dato annuo era risultato in aumento del 4,3% a luglio, quando si era avuta una variazione mensile positiva dello 0,7%. Nel dettaglio, le retribuzioni su base annua risultano invariate in agricoltura, in crescita del 4,2% nell'industria, del 3,7% nei servizi e del 5,4% nella pubblica amministrazione.
La domanda nasce spontanea: ma l'Istat questi dati da dove li prende?
Faccio un esempio: dipendente pubblico con retribuzione lorda annua €. 24.000,00 aumento (5,4%) €. 1.296,00 annui lordi.
Onestamente non mi risulta di aver avuto un aumento di tale portata.
Mah...come al solito mi sono distratto!

By Angelo Stelitano

La Chicchetta - 1




Un emendamento del governo azzera gli impegni delle ultime due manovre
Cgil: "Decisione sciagurata, quei lavoratori avevano tutti i requisiti richiesti"

Statali, salta l'assunzionedi 50mila precariPosto a rischio per 50 mila precari dello Stato, delle Regioni e dei Comuni. Con un emendamento al disegno di legge 1441 quater collegato alla Finanziaria 2009 relativo ai lavori usuranti, il governo ha deciso di azzerare le norme delle ultime due manovre che prevedevano la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato.

Vuoi vedere che il Berlusca cancellerà la famigerata Legge 30? E' proprio vero che è un uomo di "sinistra"!
By Angelo Stelitano


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