La Chicchetta - 168

martedì 14 luglio 2009

I medici contro il consumismo sanitario

La protesta viene dalla Toscana. La moderna medicina spreca immense risorse e crea bisogni superflui tra i pazienti economicamente e culturalmente più fragili. Un gruppo di medici toscani di medicina generale ha sottoscritto un documento contro il consumismo sanitario, denunciando come "l’uso eccessivo delle prestazioni non solo fa spendere, ma spesso non serve, e talvolta può essere dannoso per la salute stessa del cittadino". La moderna medicina spreca immense risorse per esami inutili e terapie inappropriate: questa è la ragione vera per la quale la sanità costa sempre di più e diventa insostenibile. Il consumismo sanitario, che va a impattare le categorie economicamente e culturalmente più fragili, si adopera per creare bisogni attraverso campagne di stampa, associazioni di malati, giornate nazionali, creazione di centri e associazioni scientifiche e produzione di numeri, dati e ricerche ad hoc. Il paziente talvolta chiede anche il superfluo, perché lo ritiene un suo diritto. C’è un’aspettativa esagerata. Insegue il mito dell’eterna giovinezza e il miraggio di una vita eterna. L’industria della salute deve reclutare sempre più clienti che consumino pillole, facciano esami, ricoveri, visite, interventi. "E oltre ai malati vanno reclutati anche i sani! Il messaggio dei media è ormai esplicito: ognuno è a rischio, più o meno remoto, di ammalarsi, quindi anche i sani devono ricorrere all’industria della salute, e precocemente, trasformandosi così in malati". Il documento dei medici toscani evidenzia come "il consumismo sanitario determina la crisi del servizio sanitario. Negli ospedali crollano le giornate di degenza ed esplode il numero dei medici che hanno complessivamente spostato la loro attività dalla cura alla diagnosi precoce o presunta tale. L’aumento delle liste di attesa è da attribuirsi al consumismo sanitario correlato a scarsamente utili check up e procedure di diagnosi precoce, come spesso avviene anche in campo oncologico, settore molto delicato per la presa emozionale sul cittadino. E' lo spreco che rende impossibile cure gratuite per tutti".

Tagli obbligatori e malessere sociale sono effetti e non cause del fallimento di una sanità gratuita.


By Angelo Stelitano


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