La Chicchetta - 30

mercoledì 5 novembre 2008


In piena contestazione studentesca e dell' intero mondo della scuola al Governo che perde vistosamente consensi, ecco scendere in campo Licio Gelli, maestro della loggia massonica P2 e padre spirituale di tanti esponenti della maggioranza di governo che, con le sue ultime dichiarazioni di stima "all'unto dal Signore" sembra volergli ricordare le sue radici piduiste, e, con parole di elogio magari sottolineargli l' eventuale sostegno degli apparati deviati dello stato: Cossiga docet!
Quello che è in gioco oggi con la difesa della scuola pubblica non è solo il diritto al sapere di tutti e per tutti che, da sempre, ha tanto infastidito i "lorsignori", quanto un diritto allo studio che, basandosi sui principi costituzionali di una scuola indipendente dai poteri forti, esalta i valori della democrazia rafforzando il ruolo delle istituzioni, come ci ricordava Calamandrei nel manifesto a difesa della scuola nazionale. Il sapere di Roberto Saviano, condannato a morte dalla camorra per averne scritto i rapporti con l'economia e la politica, più o meno sommersa, tanto al nord quanto al sud e che sente la necessità di abbandonare questo paese perchè lo "Stato della paura" non è in grado di garantirgli la sicurezza personale è la conferma che la deriva antidemocratica, che, peraltro, si fa sentire anche attraverso i tanti silenzi e la disinformazione dei media, non è poi così remota.
Il nostro impegno in difesa della scuola pubblica è, quindi, imprescindibile dalla difesa della democrazia.

Un ringraziamento particolare per questo articolo a Michele Curcio.

By Angelo Stelitano


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