La Chicchetta - 25

martedì 28 ottobre 2008


Anche i numeri sono un fatto di punti di vista

Ma ci sarà un modo per stabilire quante persone sono presenti ad una manifestazione? Io accetto una ragionevole differenza di stima, con un minimo di sopravvalutazione da parte di chi organizza e una cifra minore calcolata da entità diverse. Diciamo che una oscillazione del 10 per cento la trovo accettabilissima. Metti che nello stesso spazio si radunino solo persone molto mingherline, o solo persone bene in carne. Chiaro che a parità di spazio occupato cambia tutto. Quindi ad un corteo di fachiri possono esserci più manifestanti nella stessa via, rispetto ad un raduno di gaudenti buongustai. Ci può essere differenza perfino fra una manifestazione estiva ed una invernale, a causa del volume di giacche e maglioni, e perfino fra una in cui c’è musica operistica ed una invece in cui si suonano lenti da struscio, che fanno ridurre le distanze. Però quando si sente una campana stimare le presenze in due milioni e mezzo, e l’altra dire che si trattava di trecentomila è un guaio. È anche una questione pratica. Metti che si debba organizzar qualcosa per lo stesso spazio. Se chi si occupa di affittare i bagni chimici si convince che ci stiano dieci volte meno individui rispetto al vero, i disagi conseguenti saranno indescrivibili.

Però è buffo: quelli che adesso minimizzano quando invece organizzavano loro contavano di aver fatto entrare la stessa folla in una piazza pure più piccola.

By Angelo Stelitano


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