La Chicchetta - 22

giovedì 23 ottobre 2008

Statali trattati da truffatori
Le nuove norme sul pubblico sono ingiuste

Non riesco proprio a capire. Perché il dipendente pubblico se si ammala è un malfattore (o peccatore?).
Infatti: deve essere reperibile (eufemismo per non dire arresti domiciliari) in casa dalle ore 8 alle ore 13 e dalle 14 alle 20: la spesa? I figli? Gli anziani? La famiglia? Il risultato è che con una febbre a 38-40° il dipendente andrà a lavorare, possibilmente contagiando i colleghi e, nel caso sia un insegnante, gli alunni.
È così difficile capirlo?
Non solo: ha una malattia che lo costringe a controlli periodici (penso agli ammalati di tumore o patologie cardiache).
Ogni volta che uscirà per una visita gli verrà decurtato il salario accessorio, peccatore!
Siccome di formazione nella pubblica amministrazione non se ne parla quasi, decide di formarsi da solo, magari iscrivendosi all’università. Chiede i permessi detti "150" ore? Salario accessorio decurtato, truffatore!
Si sposa e chiede i 15 giorni di permesso matrimoniale? Salario accessorio decurtato, fedifrago!
Ha un figlio e vuole usufruire della maternità facoltativa? Salario accessorio decurtato!
Così si difende la famiglia?

By Angelo Stelitano


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