La Chicchetta - 72

venerdì 30 gennaio 2009


Accadde Oggi
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30 gennaio 1948
MORIVA GANDHI

Il 30 gennaio 1948, a New Delhi, Mohandas Karamchand Gandhi moriva per mano di
Nathuram Godse, un indu radicale che riteneva Gandhi responsabile dell’indebolimento dell’India a causa del pagamento del debito al Pakistan
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Di fronte alla crisi più tosta dal '29 il governo apra gli occhi e decida


Anche quello britannico ha annunciato un pacchetto d'aiuti per 2,5 miliardi di euro per il settore auto. Non si chiede tanto. Ma almeno un'idea. Un piano. Francia e Germania li hanno già varati. E il discorso vale per tutto. Giovedì si aspettava la convocazione (già rinviata) del tavolo sugli ammortizzatori. Ma ancora nessuna notizia. Invece si sprecano le polemiche. Le accuse. Le parole. I fatti stanno a zero.Allora prima che si continui ancora con la bassa cucina di questi giorni - la Cgil che sa dire solo No, gli aumenti salariali fantasma, le accuse dei "cugini" confederali e un isolamento mediatico e politico come mai per il più grande sindacato del paese - Guglielmo Epifani ha deciso di parlare chiaro e forte. Non perché sia stato finora reticente o siano mancate le asprezze. Ma perché qualcosa si è rotto. Chiamatela corda o fiducia. Ma si è rotta. Sul modello contrattuale e con Cisl e Uil in primis. Anche perché con un arbitro istituzionale - governo e ministro - che ti definisce "nemico", "avversario", c'è poco da aggiungere. Ma con Cisl e Uil è diverso. A costo di rimanere da soli a parlare un linguaggio unitario che non c'è più. A costo di fare l'unità con se stessi. Anche perché non c'è più nulla da attendere. Ne va della sopravvivenza della stessa Cgil.
A chi giova la divisione, gli accordi separati, l'aumento della conflittualità? Al governo.
E qual è la scelta esplicita del governo?
Dividere i lavoratori, dividere il sindacato e mettere da parte la Cgil; lo fa con l'aiuto di Cisl e Uil e con le bugie..
Il vicepresidente degli industriali dieci giorni fa ha detto che l'accordo riduce il peso salariale e poi ieri che dà ai lavoratori 2.500 euro in più... Cisl e Uil nelle loro comunicazioni ufficiali danno letture completamente diverse... . Senza stare lì a fare l'elenco le cose che più non vanno nell'accordo sono tre, gravissime.
La prima, rende impossibile il recupero del potere d'acquisto sull'inflazione addossando la sterilizzazione dei costi energetici importati completamente a carico dei salari (invece che suddivisa tra Stato, aziende e lavoratori) e varando una diminuzione del punto salariale di base per la contrattazione.
La seconda riguarda la derogabilità del contratto nazionale per le nuove aziende (non per le aziende in crisi, cosa per cui la Cgil è favorevole).
La terza, sotto la voce, "verificare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali" (cosa sacrosanta, visto che la Cgil con milioni di iscritti certificati sarà probabilmente sostituita ai tavoli da una Ugl che gli iscritti li dichiara ma non li certifica), propone qualcosa di davvero incredibile: chi ha la maggiore rappresentatività decide se si può scioperare o meno, almeno nei servizi pubblici locali. Anticostituzionale. Folle.

Ma lo sciopero non era un diritto individuale esercitato in forma collettiva?

E per cambiare una norma costituzionale non ci vuole il Parlamento?

Ma qualcuno l'ha firmato.

Sotto lo slogan, "norma anti-cobas" o per i diritti dell'utente viaggiatore. Qui però il problema è riconoscere che questo è scritto in quell'accordo e non altro.
Il segretario generale della Cgil invoca la prova della verità nei confronti di Cisl e UIl e chiama ad arbitro la controparte. Però chiama anche i lavoratori e le lavoratrici, col referendum. Tutti, non "quelli nostri", "quelli vostri", perché i lavoratori non sono di nessuno. E poi francamente non ci possono dire che il referendum si fa solo quando gli accordi sono unitari...


Che forma di democrazia immaginano Cisl e Uil?


By Angelo Stelitano



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