La Chicchetta - 194

martedì 6 ottobre 2009


Una questione di Fede


Dialogo tra due utenti della tv.


A: “Dì un po’, ma tu il canone lo paghi?”.
B: “Certo che lo pago”.
A: “E sei contento di pagarlo?”.
B: “Contento no, perché di questi tempi è difficile far quadrare i conti. Ma sono una persona onesta”.
A: “Che c’entra l’onestà? Qui è un fatto di disubbidienza civile, come dice il ministro Scajola, perché la Terza rete Rai fa troppi programmi spazzatura”.
B: “Non farmi ridere. Ho qualche anno e, anche se pare strano, comincio a rimpiangere la tv della Prima Repubblica, quando ministri e direttori generali facevano la voce grossa solo se in qualche trasmissione c’erano troppe scollature azzardate o troppe belle cosce al vento. Bei tempi…”.
A: “Ma erano i tempi della lottizzazione, una vergogna!”.
B: ” Sì, ma avevi davvero il potere del telecomando. Sceglievi tu se vedere la tv bianca, rossa o rosé”.
A: “Ma per fortuna è arrivata la tv commerciale”.
B: “Dove, da Drive-in in poi, tette, culi e veline hanno dettato la linea, anche a mamma Rai, e la faziosità è esplosa”.
A: “Quale faziosità?”.
B: “Santoro e Travaglio sono quelli che sono, ma rispetto ad esempio a Emilio Fede, in faziosità, perdono 10 a zero. Forse 10 a 1".
A: “Ma Fede non è servizio pubblico”.
B: “Vero, ma lavora grazie a concessioni pubbliche. E così, il 3 ottobre, sono stato in piazza anche per lui. Perché, come diceva Voltaire, non condivido nulla di ciò che dice ma mi batterò fino alla morte perché possa dirlo”.

By Angelo Stelitano


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